Le suore, i cavalier, portici e orti. Mille anni di vita quotidiana al giardino Savioli

Monache che coltivano orti e monaci che costruiscono portici, una Poetessa che canta un'Arcadia fuori Porta Maggiore, un celebre Architetto che si qualifica “capomastro”, la sorella del poeta Pascoli, la moglie del "canepino" e la nuova borghesia che dai primi del Novecento ha abitato questo territorio.

Da un'idea di Alberta Parmeggiani, Giorgio Sandrolini, Francesca Vaccari coordinamento e regia di TITA RUGGERI

Percorrendo l’antico portico degli Alemanni, fuori Porta di Strada Maggiore, possiamo fare qualche "passo di lato" e scoprire un giardino tra le aperture di piazza Trento Trieste e via Savioli: la collocazione lungo la via Emilia e l’emergenza architettonica di un portico costruito quattrocento anni fa, denotano subito la lunga storia di questa piccola area verde. Una felice eccezione nel paesaggio novecentesco della “città giardino”. La cancellata d’ingresso si apre al civico 3 di via Ludovico Savioli e subito a destra si affaccia l’edificio delle antiche scuderie del palazzo Marsigli, ora sede della Casa di Quartiere Stella che ha stretto un patto di collaborazione con il Quartiere S. Stefano per promuovere la cura e la valorizzazione del giardino. L’area verde è stata aperta al pubblico nel 2018 e si compone oggi di una cinquantina di alberi che sono la parte restante di quello che un tempo era il giardino ornamentale “domestico” di una tenuta fuori porta Maggiore di proprietà della nobile famiglia bolognese Marsigli-Rossi-Lombardi. Lungo il muro perimetrale, a settentrione, sono stati collocati sei pannelli divisi per epoche storiche con il racconto delle donne e degli uomini che hanno abitato questo territorio nell’arco temporale di mille anni: secoli di vita quotidiana inseriti nel contesto della storia di Bologna. La ricchezza della documentazione raccolta, in gran parte inedita, è stata pubblicata nel libro "Un giardino, una storia. Autobiografia del giardino Savioli", a cura di Francesca Vaccari, con un saggio di Paola Foschi. Domenica 8 ottobre, in occasione della XX edizione della Festa Internazionale della Storia 2023, il giardino Savioli si animerà con la presenza di personaggi celebri che, in un racconto itinerante a più voci, offriranno ai visitatori del giardino la possibilità di vivere il territorio come un’opera d’arte corale, frutto di un dialogo tra uomo e natura, nella storia.