Spettacolo teatrale rievocativo con Tita Ruggeri e i danzatori di 8cento APS e i rievocatori del Battaglione Estense. Sceneggiatura di Samuele Graziani. Regia di Alessia Branchi. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Data: 27 OTTOBRE 2023 dalle 20:30 alle 21:30
Luogo: Arena del Sole – via dell’Indipendenza 44 Bologna
La battaglia della Montagnola avvenuta l’8 agosto 1848 segnò profondamente la città e fu immediata la necessità di raccontare, in varie forme, quella giornata in cui i bolognesi si sentirono protagonisti dello scontro: diari, cronache, memorie conservate raccontano le barricate, i momenti di battaglia, l’assenza di aristocratici e milizie in città, i feriti, i caduti, il proclama di Welden, il comportamento degli Austriaci invasori.
Dopo soli 20 giorni dal fatto andò in scena all’Arena del Sole il dramma di Agamennone Zappòli “La memorabile vittoria dell’8 agosto nella Montagnola ovvero il trionfo del Popolo Bolognese contro li barbari tedeschi”. Essere esattamente nello stesso teatro significa tenere alta la memoria di un episodio che toccò l’anima dei bolognesi e che rappresenta un’importante pagina di Storia, probabilmente la più significativa del Risorgimento del nostro territorio.
8cento non vuole mettere in scena quel dramma, ma desida andare oltre.
La rappresentazione rievocativa prende spunto dal testo di Maurizio Garuti “Fuori gli Austriaci! La rivolta dell'8 agosto 1848”, illustrato da Marco De Luca che fa parte della collana “Fatterelli Bolognesi” curata da Tiziana Roversi, di recente pubblicato da Edizione Minerva, per ricordare quell’8 agosto come “moto del popolo” e come giornata in cui l’impulsività popolare infiammò tutta la città.
Il popolo come protagonista del testo teatrale di Zappòli, il popolano come protagonista del Fatterello di Garuti.
Il popolo e il popolano faranno parte dello spettacolo di 8cento, ma protagonista sarà una popolana, interpretata da Tita Ruggeri.
Uno sguardo al femminile per non dimenticare quelle affermazioni scritte nel dramma di Zappòli, molto audaci per l’Ottocento e tanto attuali: “Libertà vuol dire virtù, giustizia, moralità. Tutti gli scritti e gli uomini liberi considerano la donna eguale all’uomo, avente gli stessi diritti. Che la moglie sia la compagna del marito, e non la schiava, che sia pari colpa l’infedeltà dell’uomo come della donna, che essa abbia gli stessi diritti d’istruirsi, di educarsi, di applicarsi agli studi e alle arti, alla letteratura, di partecipare anch’essa al convito della sapienza e della civiltà! Che le donne hanno un cuore, e sentimento più fino, più delicato degli uomini, e tutta la storia antica sotto i governi liberi comprova la potenza e la virtù delle donne…”
A cura del Museo civico del Risorgimento e 8cento APS in collaborazione con: Istituto della Storia del Risorgimento – Comitato di Bologna, Casa Editrice Minerva, Battaglione Estense.