Convegno di studi.
Data: 15 OTTOBRE 2022 dalle 9:00 alle 18:00
Luogo: Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea (Grosseto) - Evento in presenza e online
L’industria carbonifera ha avuto un impatto profondo sui territori, sulle architetture, sui paesaggi, sulle società e sugli immaginari degli ormai ex-distretti minerari in Europa. La realtà mineraria ha portato a una tendenziale dicotomia: il “maschile” impegnato nel sottosuolo, il “femminile” intorno alle miniere. L’èra postmineraria ha significato una de-strutturazione dei ruoli sociali, delle identità, delle relazioni e delle rappresentazioni di genere, e a una loro ri-strutturazione anche in funzione della ricerca di nuovi spazi d’azione e affermazione sociale e di nuove rivendicazioni, anche memoriali, per riappropriarsi di quella ricchezza di memorie di cui urgeva la “monumentalizzazione” e la ri-significazione critica. In questo processo ha giocato e gioca un ruolo fondamentale l’arte in tutte le sue forme. Gli spazi delle miniere sono diventati luoghi di scambio culturale e di richiamo turistico, in più parti sono nate Istituzioni Museali che fungono da contenitori di un passato ancora presente nella realtà oramai ex-estrattiva. Il convegno propone una riflessione sulla trasmissione della memoria mineraria attraverso l’arte: musica, teatro, cinema, docufilm, pittura, graffiti, letteratura, fotografia, arti grafiche, architettura e poesia…una molteplicità di espressioni e di approcci diversi, che investono non solo la storia urbana ma anche quella operaia degli ex territori minerari, con uno sguardo comparativo tra la realtà belga e quella italiana.
A cura dell'Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea.