Nelle collezioni della biblioteca, editoria d'altri tempi e letture ancora attuali.
Pubblicato il 23 aprile 2025
In occasione dell'ottantesimo anniversario della Liberazione, una selezione di alcuni volumi del catalogo "Bigiavi"
Saggio pubblicato nel 1969 a cura della deputazione Emilia-Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di Liberazione. Comprende numerose riproduzioni di manifesti e documenti.
Il volume contiene anche il primo manifesto del Sindaco Giuseppe Dozza.
La storia della 63a brigata "Bolero", "in larga parte la vita e la morte del suo comando di brigata, più volte distrutto e sempre risorto con più tenacia e risolutezza nel combattere la lotta antifascista".
Il libro, che contiene molte immagini e quattro disegni di Mario Nanni, è uscito nel 1965 per le Edizioni Alfa di via Santo Stefano 13.
Porta Lame nell'inverno 1944-45.
Il bombardamento di Bologna del 25 settembre 1943. Il volume fa parte della collana "Il servitor di piazza. Storia, costumi e tradizioni".
Tra i capitoli più interessanti di questo saggio del 1965: "Pulsate et aperietur vobis: memorie dalle case italiane ove si parlava forestiero". "Se (...) organizzazioni vere e proprie per favorire la fuga ai prigionieri alleati dai campi di concentramento non esistevano (...) ne furono create appositamente per assisterli e porgere loro tutto l'aiuto possibile."
Didascalia originale: "Le prime lusinghe naziste per indurre gli italiani a denunciare i prigionieri alleati. A Modena il manifesto comparve nella prima metà del settembre 1943".
"Il movimento di Liberazione a Ravenna", a cura di Luciano Casali. Pubblicato sotto l'egida del Comitato per le Celebrazioni del XX annuale della Resistenza Ravenna.
Giornali clandestini stampati nella provincia di Ravenna.
Tra i contributi di questa raccolta di saggi del 1976: "L'attività economica del CLN", "La liberazione del forlivese", "La repubblica di Montefiorino".
Questo volume del 1995 si distingue per "l'apertura della ricerca alle nuove tematiche del sociale e del vissuto quotidiano" e per il conseguente ampliamento dell'apparato documentario.
Una pubblicazione dell'ANPI in occasione del sessantennale.
Bologna 26 luglio 1943. I cittadini bruciano le foto del dittatore davanti al Palazzo del Podestà.
Un volume del 1957 sulla lotta sostenuta dalla 28a Brigata Garibaldi per la liberazione di Ravenna.
Dedica e citazioni per il libro di Guido Nozzoli uscito nel 1957 per Editori Riuniti.
In un clima di guerra commerciale globale, riproponiamo questo volume del 1893 di cui è autore Ugo Rabbeno (1863-1897), economista noto per aver contribuito significativamente alla teoria economica e alla promozione delle cooperative in Italia e in Europa.
A detta dell'autore esiste un forte contrasto, nel campo del commercio internazionale, tra la teoria economica e la realtà dei fatti. Mentre la teoria del commercio internazionale (che ha avuto tra i suoi maggiori sostenitori Smith e Ricardo) proclama l'armonia e la solidarietà degli interessi tra i popoli, la storia mette in scena uno spettacolo di antagonismi e lotte dannose e persistenti, dominato prima dalla politica mercantilistica e dal sistema coloniale e a seguire dal protezionismo.
L'intento dello studio, come si evince dalle prime pagine, è quello di analizzare la politica commerciale inglese nelle colonie nord-americane, partendo dalla convinzione che la teoria astratta del commercio internazionale sia incompleta e necessiti di essere confrontata con la realtà storica. Rabbeno si propone quindi di fornire una ricostruzione induttiva della teoria del commercio internazionale, studiando le leggi del commercio coloniale e cercando in esse indicazioni concrete che aiutino a comprendere le cause, i vari movimenti storici della vita economica e l'adozione di un determinato sistema di politica commerciale.
Particolarmente interessante, in particolare perché si tratta pur sempre di uno studio del 1893, il capitolo VII del volume intitolato "Libero scambio e protezionismo nella storia degli Stati Uniti d'America". Rabbeno vi analizza principalmente l'alternanza tra politiche di libero scambio e protezionismo nella storia economica americana. Viene sottolineato come il periodo successivo all'indipendenza sia caratterizzato da un'inclinazione verso il libero scambio, nonostante le indubbie difficoltà, destinata però a soccombere al protezionismo doganale, considerato inevitabile per lo sviluppo manifatturiero specialmente durante la guerra .
Il capitolo approfondisce poi le diverse opinioni tra le classi sociali riguardo al libero scambio e al protezionismo, evidenziando come gli interessi dei produttori e dei lavoratori spesso divergono da quelli dei consumatori e degli agricoltori. Nell'ultimo periodo considerato dall'autore, il protezionismo sembra essersi radicato, nonostante le difficoltà che continua a causare, e la questione doganale assume un'importanza cruciale nel conflittuale dibattito economico americano.
Una rassegna di alcuni titoli dell'autore del Manifesto di Ventotene posseduti dalla "Bigiavi"
1957. Spinelli, che è tra i più convinti e preparati assertori dell'idea di un'Europa federata, traccia, in questo volumetto della « Clandestina », le possibili linee — politiche, economiche, giuridiche, sociali — del futuro volto degli Stati Uniti d'Europa.
"La collana la chiamiamo "Clandestina" perché a niente, come a ciò che è libero e spregiudicato, il mondo odierno minaccia vita difficile, clandestina insomma".
1960. Questo libretto non è stato scritto per compiacere questa o quella corrente politica prevalenti nel mondo. Esso è più severo verso quella cui mi sento legato ed al cui successo vorrei contribuire, ma mipermetto di dire, come lo storico Dahlmann, che "lo mando nel mondo con la speranza che dispiaccia a tutte le sette politiche". (dalla Prefazione)
1965. Il libro analizza il funzionamento pratico delle Comunità europee, prestando particolare attenzione alle relazioni sociali e politiche tra l'amministrazione europea a Bruxelles e i centri di potere negli Stati membri.
1968. "I capitoli di questo libro trattano di alcune cose accadutemi, viste, sentite o meditate durante la mia prigionia politica" (dall'Introduzione).
1983. E' assai probabile che la mia età avanzata non mi consentirà di accompagnare ancora per molto tempo questa azione. Ma quando rifletto che oggi il primo, Parlamento europeo eletto sarebbe assai diversa cosa da quel che è, se non avesse assunto il ruolo costituente di cui vi ho parlato, e quando penso che tutta la mia ormai lunga vita di partigiano europeo è sboccata questa azione, non posso fare a meno di mormorare e me stesso con una tal fierezza le parole di San Paolo: bonum certamen certavi, cursum consummavi.
1985. Due saggi — Gli Stati Uniti d'Europa e le varie tendenze politiche, e Politica marxista e politica federalista — insieme al Manifesto, costituiscono il nucleo centrale del progetto europeo di Spinelli. Questo si è via via arricchito con nuove riflessioni sulla natura delle costituzioni federali, sui tentativi di realizzare l'unità europea, sul ruolo del Movimento Federalista Europeo nella battaglia per l'unificazione del vecchio continente.
1989. Come ha osservato Norberto Bobbio nel suo saggio «Il federalismo nel dibattito politico e culturale della Resistenza», ciò che distingue in modo nettissimo l'approccio di Spinelli al federalismo europeo è l'impegno a trasferire l'idea della federazione europea sul terreno dell'azione, a trasformarla, cioè, in azione politica.
1989. Altiero Spinelli dedicò la sua vita alla causa dell'unità europea, documentando la sua lotta dal 1948 al 1969 in un diario. Questo volume raccoglie le sue esperienze, incontri e riflessioni durante i momenti più difficili della battaglia per un'Europa unita. Ne seguono altri due, che raccontano gli anni 1970-1976 e 1976-1986.
1996. Nel settembre 1944 Spinelli rientrò in Italia dalla Svizzera aggregandosi al gruppo dirigente milanese del Partito d'azione; dai documenti politici, dagli articoli e anche dalle lettere a Ernesto Rossi ritrovati da Graglia emerge il ruolo fondamentale giocato da Spinelli e dalla sua visione federale e transnazionale nell'elaborazione delle posizioni dell'azionismo "di sinistra".
2004. L'evoluzione dell'idea di un'Europa unita, dal celebre Manifesto di Ventotene fino all'espansione dell'Unione Europea a 25 membri. Il volume comprende, tral'altro, un contributo di Norberto Bobbio, la postfazione di Romano Prodi e l'intervista a Spinelli di Sonia Schmidt.
Di nessuna attinenza con le collezioni di una biblioteca di discipline economiche, dallo scaffale "I" fa capolino un saggio che indaga il legame tra il cinema e la rappresentazione dell'amore e dell'erotismo. Pubblicato nel 1957 (questa è la prima edizione), il libro racconta la predilezione del cinema (e di Kyrou) per i temi legati al desiderio, alla passione e all'intimità, con uno sguardo particolare alle evoluzioni estetiche e culturali dei film dell'epoca. Kyrou, noto per il suo interesse per il surrealismo e il cinema, esamina come le immagini cinematografiche abbiano influenzato la percezione della sessualità e del corpo umano, discutendo anche della censura e dei tabù sociali che hanno accompagnato la rappresentazione dell'erotismo sul grande schermo.
Ado Kyrou (1922-1985) è stato un intellettuale e critico cinematografico francese. Appartenente al movimento surrealista, ha esplorato la sessualità e il desiderio attraverso la lente psicoanalitica ma con un approccio personale. Ha avuto un'importante carriera come scrittore e critico, collaborando con riviste d'avanguardia e influenzando la critica cinematografica francese del dopoguerra.